Sanità, un settore adatto per fare trading?
Il mondo è letteralmente cambiato da marzo 2020. È inutile negare, infatti, come l’avvento della pandemia abbia mutato, completamente, la vita di ogni singolo cittadino, costringendolo a modificare i propri atteggiamenti per garantire sicurezza a sé stesso e alle altre persone: la costante igienizzazione delle mani, l’utilizzo della mascherina e il distanziamento sociale sono diventati dei mantra imprescindibili.
In questi ultimi mesi è emerso, chiaramente, come il tema della salute sia di primaria importanza nella nostra società. Un settore, quello sanitario, che necessita di investimenti in ricerca scientifica, per ottenere cure sempre più efficienti ed efficaci. E le istituzioni di tutto il mondo, come per incanto, sembrano averlo capito: gli investimenti sono centuplicati dopo la comparsa del covid19.
Grazie al comparto healthcare, i listini hanno ripreso vigore
I risultati di questo cambio di rotta hanno portato alla scoperta, in tempi record, di efficaci vaccini per prevenire il contagio del nuovo coronavirus, o perlomeno neutralizzare la letalità: oggi, la quasi totalità degli ospedalizzati o morti di covid19 è da ascrivere a soggetti non vaccinati. Oltre alla lotta al covid, i fondi destinati alla sanità stanno portando alla scoperta di cura e vaccini per altre patologie, con primi riscontri – a detta degli esperti – estremamente soddisfacenti.
Un aumento di risorse che, finanziariamente parlando, ha dato un forte impulso al settore sanitario, conosciuto a livello internazionale col nome di “healthcare”. A detti di alcuni analisti finanziari, l’healthcare ha ottime chance di diventare il settore di “punta” di questo decennio, ricalcando quanto fatto dal settore telematico negli anni ‘10 del nuovo millennio.
Queste analisi non possono lasciare indifferenti i risparmiatori di tutto il mondo, che grazie alla grande rete telematica fanno trading online, diventata, ormai, la modalità di accesso preferita per investire nel mondo finanziario: la presenza di portali di conclamata fama come – per citare i più importanti – etoro, plus500 e XTB, offre la possibilità di fare trading in sicurezza tra un’ampia gamma di asset legati anche al settore sanitario.
Quanto l’healthcare sia stato tra gli assoluti protagonisti del rally dei mercati, lo si può evincere da alcuni dati. Non è stato casuale, ad esempio, che i listini abbiano ripreso vigore all’indomani dell’annuncio della scoperta del vaccino, mettendo a segno delle performance estremamente positive. Un’onda lunga che continua ancora oggi, con i listini che, trascinati anche dalla liquidità immessa nei mercati dalle Banche Centrali, continuano a salire.
Perché l’healthcare potrebbe proseguire la sua corsa
Analizzando il settore sanitario, l’indice FTSE Italia All-Share Health Care Index, raggruppante tutti i titoli del settore sanitario presenti nella Borsa di Milano, ha fatto registrare negli ultimi dodici mesi una performance positiva del 21%. L’emergenza sanitaria, in tal senso, ha spinto l’indice ad ottenere un rendimento significativo. Ma da oltre quindici mesi dal primo caso positivo di Codogno, la tendenza macro in questo comparto resta ancora positiva.
Rispetto ad altri settori, infatti, quello sanitario ha performato in misura inferiore: la media mondiale degli indici azionari si attesta attorno al 35%. In base ad alcuni report finanziari, molti settori sono cresciuti significativamente solo grazie alle politiche monetarie accomodanti delle banche centrali, fornendo dei rendimenti che potrebbero (condizionale più che mai d’obbligo) non resistere nel tempo.
Quello sanitario, invece, è cresciuto omogeneamente agli importanti aumenti di fatturato delle aziende del comparto, che nei prossimi anni continueranno a beneficiare delle risorse elargite dalle istituzioni di tutto il mondo, che hanno preso definitivamente coscienza dell’importanza dell’healthcare: la politica dei tagli farà posto a quelle di spesa in ricerca ed innovazione.
Le principali aziende del settore healthcare quotate in Borsa operano nel settore farmaceutico, quello biotecnologico, ospedali, cliniche mediche e produttori di dispositivi medici. Queste società si contraddistinguono, fondamentalmente, per l’elevata solidità patrimoniale ed uno spiccato coefficiente di innovazione in ambito tecnologico applicato al campo medico